Cause patologiche e non patologiche della perdita di peso: guida alla diagnosi precoce e interventi medici
Una perdita di peso in un lasso di tempo stretto desta sempre e comunque qualche preoccupazione che merita senza dubbio alcuni approfondimenti.
Nel nostro articolo vedremo quando è d’obbligo preoccuparsi e quindi rivolgersi al medico e quali possono essere le possibili cause di un repentino calo di peso.
[mdspecresult id=”2″]Quanti chili e in quanto tempo?
Prima di allarmarsi quando la bilancia segna chili in meno nonostante l’appetito e la quantità di calorie giornaliere siano rimasti uguali bisogna porsi alcune domande. Innanzitutto quanti sono i chili che si sono persi e in quanto tempo?
Poi bisogna prestare attenzione ad ulteriori altri sintomi di accompagnamento quali la febbre e la sudorazione notturna, l’affanno, l’aumento della sete, il mal di testa, l’alterazione della vista, il dolore osseo, la nausea, la presenza di sanguinamenti ecc.
Diversi studi affermano che si deve considerare significativo una riduzione del peso corporeo uguale o superiore al 5% rispetto al peso iniziale nell’arco di 6 mesi.
È molto importante però tenere in considerazione il BMI ovvero l’indice di massa corporea che è un dato biometrico dato dal rapporto tra peso e il quadrato dell’altezza e che si usa come indicatore del peso forma.
Altro elemento da tenere presente è poi l’entità della massa magra e del grasso corporeo. Infatti diversi studi hanno messo in evidenza che la perdita di muscolo scheletrico (sarcopenia) ovvero di massa magra è un campanello d’allarme che segnala la possibile presenza di un tumore a prescindere se vi sia un calo di peso o meno.
Quando si perde rapidamente peso si pensa subito ad una possibile malattia tumorale. Esistono a tal proposito vari studi che hanno dimostrato che tale calo ponderale si associ ad una probabilità che va da 1,6 a 12,5 volte maggiore di essere affetti da un tumore rispetto alle persone che invece non presentano perdita di peso.
Sempre in letteratura scientifica si è visto che il calo ponderale è il secondo predittore di neoplasia dopo la perdita di sangue nel tumore del colon retto, fuoriuscita di sangue con la tosse nel caso del tumore al polmone, ittero nel tumore del pancreas, perdita di sangue nelle urine nel caso di neoplasia delle vie urinarie. Ricordiamo comunque che il calo di peso si può presentare in qualsiasi stadio di un tumore, quindi sia in fase iniziale che molto avanzato.
La perdita ponderale repentina non è comunque sempre indice della presenza di una malattia neoplastica, le cause possono essere molteplici. Vediamole insieme nel prosegui del nostro articolo.
Quali sono le cause di un dimagrimento senza dieta?
Dietro un calo ponderale improvviso si possono celare tante disfunzioni e patologie. La perdita può riconoscere cause di natura cardiovascolare come per esempio nei pazienti che soffrono di scompenso cardiaco, in questo caso si parla anche di cachessia cardiaca. Si può perdere peso d’improvviso se si ha una patologia endocrina come per esempio l’ipertiroidismo, oppure il diabete o l’insufficienza surrenalica.
Anche malattie gastro-intestinali possono incidere notevolmente come per esempio il malassorbimento, l’ischemia dei vasi mesenterici, ma anche la colite e le malattie infiammatorie intestinali. Potrebbero essere responsabili patologie infettive come l’HIV oppure la tubercolosi. Ricordiamo poi anche le malattie di natura neurologica come la sclerosi multipla, la demenza, il morbo di Parkinson, e quelle di natura psichiatrica come la depressione e l’ansia. Non dimentichiamo poi le patologie renali come l’insufficienza renale e quelle polmonari come la BPCO e le interstiziopatie.
Altre possibili cause sono quelle di natura iatrogena ovvero l’assunzione di farmaci con azione anoressizzante come per esempio le medicine anti-epilettiche, anti-depressivi, i diuretici e i lassativi. Infine vi sono le cause sociali ovvero uso di droghe e alcol, la povertà.
Cosa fa il medico
Quando ci si rivolge al dottore perché si è notata perdita di peso improvvisa, il medico per prima cosa rivolge alcune domande al paziente al fine di inquadrare al meglio la problematica e capire se è il caso di effettuare ulteriori approfondimenti.
Per prima cosa prende il peso del paziente usando una bilancia pesa persone. Poi chiede quanti chili si sono persi e in che lasso di tempo. Chiede se il paziente ha meno fame, se riesce a deglutire bene, se va regolarmente in bagno, se ha subito particolari eventi traumatici recenti o se vi sono altri fattori di stress. Si informa sui farmaci che assume e chiede se sta prendendo degli integratori.
Poi ovviamente indaga sulla presenza di altri sintomi come per esempio la febbre, la sudorazione, la stanchezza, il malessere generale ecc. Passa poi ad effettuare l’esame obiettivo che consiste nella valutazione di vari parametri al fine di indagare la presenza di disfunzioni cardiache, polmonari, intestinali ecc. A questo punto il dottore formula varie ipotesi diagnostiche ed inizia un percorso strumentale-laboratoristico finalizzato a scoprire la causa della perdita di peso. Può prescrivere l’esecuzione di una radiografia del torace, gli esami del sangue e delle urine ecc.
Seguono poi esami più specifici a seconda della situazione e del quesito diagnostico. Se tutti gli esami sono nella norma allora si penserà di monitorare la situazione e di effettuare una nuova valutazione dopo qualche mese o non appena si verrà a presentare un nuovo sintomo.
[mdspecresult id=”2″]Calo di peso e anziani
Spesso gli anziani e soprattutto i grandi anziani sono particolarmente propensi ad avere una perdita di peso rapida. In tutto ciò sono coinvolti vari fattori. Tra questi abbiamo per esempio la riduzione della sensibilità ad alcuni mediatori che stimolano l’appetito quindi le persone anziane sentono di meno la sensazione della fame e di conseguenza tendono a magiare di meno.
Spesso inoltre hanno la riduzione del senso del gusto e dell’olfatto e quindi mangiando con meno gusto ricercano di meno il cibo. Gli anziani poi sono soggetti alla sarcopenia ovvero come abbiamo già detto alla perdita del muscolo scheletrico per vari fattori fisiologici. Anche le condizioni sociali giocano un ruolo importante. La solitudine, l’isolamento sociale per esempio portano spesso a depressione e così ad un calo nell’assunzione del cibo.