Le nuove sotto-varianti di Omicron 1 minacciano di colpire anche chi ha provveduto a proteggersi con la terza dose di vaccino. Persino le persone che negli ultimi mesi sono state infettate da Omicron BA.1 rischiano di non avere le difese sufficienti e necessarie contro le
tre sotto-varianti di Omicron BA.2, ovvero BA.4, BA.5 e BA.2.12.1.
Le nuove scoperte dei ricercatori
La diffusione del Covid 19 ha generato da un lato infinite discussioni, dall’altro importati studi. Questi, sono stati portati avanti nel corso dei due anni con costanza, portando i ricercatori a scoperte senza dubbio di rilievo per la popolazione. Tra le tante degne di nota vi è ovviamente la creazione di un vaccino, non obbligatorio nel nostro Paese, ma comunque necessario per poter svolgere la maggior parte delle attività. Il virus però, con il passare del tempo, è cambiato e con lui, quindi, anche la genetica dei vari vaccini, che hanno così dovuto rispondere a varianti sempre più diverse e complesse da debellare.
Le ricerche degli studiosi dell’Università di Pechino sono state pubblicate sulla rivista scientifica Nature e mostrano gli approfondimenti in merito alle nuove evoluzioni genetiche del virus. I risultati si basano sui mutamenti specifici dello sviluppo genetico sia del virus originario che della particolare infezione BA.1.
Le conclusioni della ricerca mostrano che la risposta immunitaria acquisita da chi è protetto da Omicron BA.1 potrebbe essere insufficiente per difendersi anche da BA.4, BA.5 e BA.2.12.1. Queste nuove sotto-varianti risultano come mutazioni genetiche in grado di sottrarsi dall’effetto difensivo derivante da un’infezione BA.1 e dalla terza vaccinazione. Gli anticorpi che si sviluppano a seguito del vaccino e da infezioni precedenti non sono in grado di riconoscere le ultime versioni del virus.
L’ipotesi per la quale la campagna vaccinale contro BA.1 e BA.2 rappresenterebbe la via che porta all’immunità di gregge viene messa in seria discussione dalle nuove scoperte scientifiche. Nonostante le affinità genetiche tra la sotto-variante BA.2 e BA.4, BA.5 e BA2.12.1, queste ultime tre risultano in grado di aggirare le risposte immunitarie messe a disposizione dall’ampia campagna vaccinale che è comunque riuscita a raggiungere un’alta copertura in molti Paesi.