Dott. Luigi Scalzo
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta- e Gamma-coronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo e alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata).
Sintomi della malattia
Questi compaiono spesso (in ordine alfabetico):
- affanno
- dolori muscolari
- febbre, sensazione di febbre
- mal di gola
- perdita improvvisa dell’olfatto e/o del gusto
- tosse (perlopiù secca)
Questi invece raramente:
- congiuntivite
- mal di testa
- raffreddore
- sintomi gastrointestinali
La prima problematica riabilitativa nella gestione della disabilità da COVID 19 è l’analisi dell’età. Si tratta di pazienti fondamentalmente anziani che, a causa di un lungo periodo di allettamento avranno maggiormente bisogno di tornare a muoversi adeguatamente e, quindi, tornare ad avere un’indipendenza funzionale simile a prima dell’esordio della patologia.
Per quanto riguarda le problematiche respiratorie, non vi sono ancora dati precisi sulle conseguenze di fibrosi polmonare a lungo termine e quindi relative al deficit di funzionamento del polmone. È possibile ipotizzare che queste insufficienze possano essere trattate con una riabilitazione respiratoria specifica volta a ridurre la dispnea e la difficoltà nel praticare le attività quotidiane e nel muoversi, ripristinando e migliorando la capacità polmonare e il reclutamento alveolare
Un altro aspetto importante è il tema neuropsicologico: esistono alcune evidenze in cui emerge come il SARS-CoV-2 possa agire sul sistema nervoso centrale e quindi avere un ruolo peggiorativo sulle capacità cognitive dei pazienti, soprattutto anziani, causando disorientamento e confusione.
In conclusione anche nella presa in carico della persona con disabilità da COVID-19 è importante un approccio multidisciplinare che può essere garantito solo dal progetto riabilitativo individuale e dall’attuazione di uno o più programmi riabilitativi in rapporto all’analisi che l’equipe effettuerà nella prima riunione.