Sempre più persone nel mondo riferiscono una sensazione di “occhi stanchi”, notando il disturbo specialmente a sera dopo una giornata in ufficio davanti un monitor. Nel nostro articolo vedremo nello specifico di cosa si tratta, da cosa è provocata tale condizione e daremo alcuni consigli per prevenirla.
[mdspecresult id=”5″]Sindrome da visione artificiale: il male del secolo
Man mano che i computer diventano parte della nostra vita quotidiana, sempre più persone sperimentano una varietà di sintomi oculari legati all’uso del computer. Questi includono affaticamento degli occhi, occhi stanchi, irritazione, arrossamento, visione offuscata e visione doppia, collettivamente denominati sindrome da visione artificiale.
I sintomi della sindrome da visione artificiale possono essere la causa di anomalie della superficie oculare o spasmi accomodativi e/o extraoculari (ergonomiche). Tuttavia, il principale contributo ai sintomi della sindrome da visione artificiale sembra essere di gran lunga l’occhio secco. La sindrome da visione artificiale può avere un impatto significativo non solo sul comfort visivo ma anche sulla produttività lavorativa poiché tra il 64% e il 90% degli utenti di computer manifesta sintomi visivi, tra cui l’occhio secco. Quest’ultimo è probabilmente dovuto a una diminuzione della frequenza e dell’ampiezza degli ammiccamenti, nonché all’aumento dell’esposizione corneale derivante dal frequente posizionamento del monitor nello sguardo primario.
Se il disturbo persiste è bene rivolgersi ad uno specialista onde evitare di sottovalutare la condizione. La visita specialistica prevede una fase anamnestica in cui il medico oculista provvederà alla valutazione dei fattori predisponenti (guardare la TV al buio, uso intenso di smartphone, uso intenso di pc e monitor digitali nelle ore di lavoro) e al controllo routinario della vista per escludere affezioni relate a quest’ultimo ambito. L’occhio stanco per i motivi sopraelencati non costituisce fonte di allarme e un corretto impiego dei dispositivi elettronici consentirà la scomparsa del disturbo.
Sintomi
I sintomi di maggiore allarme possono essere:
- Diplopia (visione doppia, che potrebbe essere dovuta ad esempio problemi di rifrazione o a disturbi di carattere neurologico, ecc)
- Cefalea (nel caso di episodi ricorrenti è necessaria una visita specialistica neurologica)
- Cambiamenti evidenti e repentini della visione
La condizione di occhi stanchi con associata secchezza oculare persistente potrebbe afferire a vere e proprie patologie che unitamente ad ulteriori segni e sintomi possono meglio dirimere la diagnosi. La sindrome di Sjogren (pSS) è una malattia autoimmune sistemica caratterizzata da infiltrazione linfocitaria focale delle ghiandole esocrine che causa secchezza oculare e secchezza delle fauci.
Caratteristiche ghiandolari simili possono verificarsi anche come complicanza tardiva in pazienti con altri disturbi reumatici, come l’artrite reumatoide (RA), il lupus eritematoso sistemico (LES) e la sclerodermia (sindrome di Sjögren “secondaria”). Gli anticorpi anti-Ro e/o anti-La (ENA) si trovano in circa il 70% dei pazienti con pSS, generalmente con positività agli ANA. Anche l’ipergammaglobulinemia è comune. Caratteristiche sistemiche si verificano anche in alcuni pazienti con pSS. Si osserva spesso un fattore reumatoide positivo (RF) e quindi se i pazienti presentano artrite, secchezza e una RF positiva, una diagnosi di pSS dovrebbe essere considerata come una possibile alternativa all’artrite reumatoide. Gli anticorpi anti-CCP sono più specifici per quest’ultima.
Altra condizione patologica importante è rivestita dalla miastenia gravis, patologia a stampo neurologico. Generalmente il paziente affetto da tale comorbilità avverte incapacità a mantenere lo sguardo vigile e a palpebra ben aperta soprattutto la sera. La miastenia grave è uno dei disturbi più comuni che colpiscono la trasmissione neuromuscolare.
È attualmente una delle malattie autoimmuni più comprese e caratterizzate. I suoi sintomi tipici sono debolezza fluttuante e affaticamento che colpisce una combinazione di muscoli oculari, funzioni bulbari, nonché muscoli degli arti e respiratori, che sono dovuti a un attacco immunitario contro la membrana postsinaptica della giunzione neuromuscolare. La diagnosi di miastenia grave si basa su test clinici e sierologici. È una malattia che può essere efficacemente controllata con le attuali linee terapeutiche, arrivando anche a una remissione completa.
Per queste condizioni è necessario un accurato approfondimento medico.
[mdspecresult id=”5″]Terapie e consigli
Il trattamento dell’occhio stanco richiede un approccio multidirezionale che combini la terapia oculare con la regolazione della postazione di lavoro. Un’illuminazione adeguata, filtri antiriflesso, posizionamento ergonomico del monitor del computer e pause di lavoro regolari possono aiutare a migliorare il comfort visivo. Colliri lubrificanti e occhiali speciali per computer aiutano ad alleviare i sintomi legati alla superficie oculare. È necessario lavorare di più per definire in modo specifico i processi che causano la sindrome da visione artificiale e per sviluppare e migliorare trattamenti efficaci che affrontino con successo queste cause.
Una migliore comprensione della fisiologia alla base del disturbo è fondamentale per consentire una diagnosi e un trattamento più accurati. Ciò consentirà ai professionisti di ottimizzare il comfort visivo e l’efficienza durante il funzionamento del computer. L’efficacia dei trattamenti proposti per ridurre i sintomi non è dimostrata. Le lenti convesse a bassa potenza (aggiunte) sono state consigliate per tale condizione così come i progetti di “supporto accomodante”.
Nel caso in cui il paziente stia molte ore davanti un monitor è utile che si ricorra ad una routine onde evitare il ripetersi di tali fenomeni.
Per cui si consiglia:
- Procedere con delle pause durante gli orari di lavoro;
- Umettare l’occhio tramite l’impiego di lacrime artificiali;
- Uso degli occhiali da riposo;
- Correzione della vista tramite apposite lenti nel caso di difetti della vista.