Spesso causa del reflusso gastroesofageo è proprio l’ernia iatale. Nel nostro articolo vedremo nello specifico di cosa si tratta, come si presenta e cosa fare per ridurne i sintomi.
[mdspecresult id=”46″]Cos’è l’ernia iatale
Per ernia iatale si intende il passaggio di una parte dello stomaco attraverso lo iato diaframmatico ovvero attraverso un’apertura del diaframma. Quest’ultimo è il muscolo che separa il torace dall’addome ed è fondamentale per la respirazione.
Quando si inspira il diaframma si appiattisce e permette l’entrata dell’aria nei polmoni, quando invece si espira assume la forma di una cupola. A sinistra il diaframma presenta una piccola apertura attraverso la quale passa l’esofago che dal torace si porta in addome. Se tale apertura è più larga della norma una parte dello stomaco può risalire e per l’appunto erniare nel torace. Esistono varie situazioni che possono favorire lo slargamento dello iato. Tra queste abbiamo l’obesità e la gravidanza.
Classificazione
Esistono tre tipi di ernia iatale:
- Paraesofagea o da rotolamento. La parte superiore dello stomaco ernia nel torace e rimane lì fissa;
- Da scivolamento. La parte superiore dello stomaco scivola nel torace e rientra in addome facendo su e giù. Questa è la forma più frequente ed è quella che si associa più spesso all’obesità e ai sintomi da reflusso gastroesofageo;
- Mista o complicata. In questi casi gran parte dello stomaco ernia nel torace e può creare grosse difficoltà di digestione e molti altri disturbi risolvibili solo con un intervento chirurgico.
Che sintomi provoca l’ernia iatale
I sintomi più frequenti sono rappresentati da:
- Bruciore di stomaco;
- Dolore retrosternale;
- Reflusso acido;
- Gonfiore;
- Dolore quando si deglutisce oppure sensazione di avere una “bolla” in gola;
- Alito cattivo ed eccessiva eruttazione.
Esistono poi una serie di sintomi che vengono definiti atipici:
- Tosse;
- Raucedine;
- Palpitazioni;
- Mancanza di respiro.
L’ernia iatale può provocare l’insorgenza di complicazioni anche importanti come per esempio l’esofagite da reflusso, l’ulcera e di conseguenza anemia per via del sanguinamento, dispnea, tosse cronica e rischio di sviluppare una polmonite ab ingestis.
Come si fa la diagnosi
Per porre diagnosi di ernia iatale basta effettuare una radiografia con pasto baritato ovvero con il mezzo di contrasto. È importante effettuare anche la gastroscopia al fine di valutare la presenza di danni sulla mucosa.
[mdspecresult id=”46″]Consigli pratici
Se si soffre di ernia iatale possono essere utili i seguenti consigli:
- Perdere peso se si è obesi oppure in sovrappeso;
- Coricarsi dopo almeno tre ore dal pasto;
- Dormire con due cuscini;
- Non fumare;
- I pasti devono essere meno consistenti e più frequenti;
- Valutare con il medico la possibilità di una terapia farmacologica con anti acidi e/o inibitori di pompa protonica;
- Evitare di mangiare cibi troppo caldi, evitare gli alcolici e le bibite gassate;
- Evitare cibi grassi, caffeina, menta, cioccolato, fritti, bollito di carne, pomodoro, spezie piccanti.