Il Binge Eating Disorder (BED) รจ una condizione caratterizzata da episodi di consumo di cibo in quantitร maggiore del normale in breve tempo. Questi episodi si verificano ogni settimana per tre mesi. Nel nostro articolo vedremo nello specifico di cosa si tratta, come si fa diagnosi e come si cura questo disturbo.
Che cosโรจ lโacido salicilico
Si tratta di un beta-idrossiacido, noto anche come acido 2-idrossibenzoico. Deriva dallโidrolisi enzimatica della salicina e si trova in numerose piante.
[mdspecresult id=”33″]Il BED รจ una malattia psichiatrica?
Sicuramente il disturbo da alimentazione incontrollata รจ associato a vari problemi psicologici e non psicologici che vanno a compromettere la vita quotidiana. Tra le comorbilitร abbiamo lโobesitร , il diabete, lโipertensione e il dolore cronico.
Si presenta piรน comunemente negli individui obesi, ma non รจ limitato a loro. Questo disturbo รจ piรน comune nelle donne rispetto agli uomini e di solito si verifica intorno ai 20-25 anni. Circa il 79% delle persone con disturbo da alimentazione incontrollata ha un disturbo psichiatrico. Le condizioni di comorbilitร prevalenti con il disturbo da alimentazione incontrollata includono:
- Fobia specifica (37%)
- Fobia sociale (32%)
- Disturbo da stress post-traumatico (26%)
- Abuso o dipendenza da alcol (21%)
Il disturbo da alimentazione incontrollata ha la stessa neurobiologia del disturbo da uso di sostanze. La ricerca ha proposto diversi modelli per spiegarne la fisiopatologia. Si รจ visto che si verifica fondamentalmente a causa di una certa difficoltร nell’elaborare la ricompensa e il controllo inibitorio.
Secondo il modello di โregolazione affettiva prominenteโ, gli episodi di abbuffate sono innescati da emozioni negative a cui si cerca di rimediare mangiando. Sicuramente quindi la difficoltร nella regolazione emotiva e la ridotta consapevolezza emotiva hanno correlazioni con il disturbo da alimentazione incontrollata. Dal punto di vista della neuroimaging si รจ visto che si ha unโiperattivitร della corteccia orbitofrontale mediale e ipoattivitร nella rete prefrontale.
Inoltre lโaumento del volume dell’insula della corteccia orbitofrontale sinistra รจ un fattore noto nei disturbi alimentari. L’insula e l’opercolo frontale sono le due regioni del cervello responsabili dell’elaborazione delle informazioni sensoriali di base sul cibo.
Lo striato ventrale, che comprende il nucleo accumbens e il putamen, e il caudato sono responsabili della valutazione e dell’identificazione della natura gratificante del cibo. Il caudato dorsale, la corteccia prefrontale ventrolaterale, la corteccia parietale e la corteccia cingolata anteriore dorsale sono le regioni del cervello responsabili del controllo delle risposte legate al cibo.
I pazienti con disturbo da alimentazione incontrollata dimostrano una bassa attivitร di controllo degli impulsi nella corteccia prefrontale (PFC), nel giro frontale inferiore, nella PFC ventrolaterale e nell’insula.
[mdspecresult id=”33″]Diversi studi infatti hanno dimostrato che gli individui con elevata impulsivitร e sensibilitร alla ricompensa sperimentano una risposta di dipendenza a determinati alimenti, ad esempio cibi ricchi di zuccheri e grassi, ciรฒ potrebbe essere spiegato dalla presenza del polimorfismo nel recettore D della dopamina del trasportatore della serotonina e i recettori mu-oppioidi. Le cause comunque di questo disturbo non sono ben conosciute. Puรฒ derivare infatti da numerosi fattori psicologici, sociali, culturali e biologici.
Alcuni dei fattori di rischio per il disturbo da alimentazione incontrollata includono:
- Obesitร infantile;
- Alimentazione disordinata durante l’infanzia;
- Perfezionismo;
- Problemi di condotta;
- Abuso di sostanze;
- Problemi di peso familiare e problemi alimentari;
- Conflitti familiari e problemi genitoriali;
- Psicopatologia genitoriale;
- Abuso fisico e sessuale;
- Compromissione della salute mentale;
- Coinvolgimento dei geni del recettore mu-oppioide (es. OPRM1) e della dopamina (es. DRD2);
- Percezione distorta dell’immagine corporea;
- Alterazione del microbiota intestinale.
Come si fa la diagnosi
Per poter porre diagnosi il medico deve indagare con una corretta anamnesi diversi punti.
Bisogna prestare attenzione allโetร di insorgenza degli episodi di abbuffate, alla loro frequenza, alla durata degli episodi, alla quantitร di cibo, ai sentimenti associati, alla presenza di eventuali comportamenti compensatori (vomito, purghe, uso di lassativi), alla coesistenza di condizioni di comorbilitร (problemi psicologici, obesitร , diabete), alla presenza di trigger emotivi (abbandono e stress), alla pressione sociale.
Bisogna poi valutare se il paziente ha alle spalle una storia di abusi emotivi infantili, abusi fisici e sessuali oppure una storia di comportamento alimentare disordinato durante lโinfanzia. ร importante anche prestare attenzione alla percezione dellโimmagine corporea che il paziente ha di se. Una volta che รจ stata effettuata unโanamnesi accurata si passa poi allโesame fisico.
Bisogna quindi valutare se vi sono comorbilitร associate come per esempio lโipertensione arteriosa, il diabete, il sovrappeso o lโobesitร , lโiperlipidemia, la malattia da reflusso gastroesofageo, le malattie epatobiliari, lโosas, lโipotiroidismo.
La valutazione del paziente con disturbo da alimentazione incontrollata include comunque la valutazione psichiatrica, medica e nutrizionale del paziente. Dal punto di vista psichiatrico รจ necessario valutare se vi sono comorbilitร psichiatriche come per esempio la depressione o lโabuso di sostanze.
Bisogna indagare lโautostima, la percezione del proprio peso e della propria immagine corporea.
Poi si deve chiedere al paziente del suo stato nutrizionale ovvero si indaga sullo stile di vita adottato, se fa attivitร sportiva, se ha avuto anche in passato un peso eccessivo, se si ha lโabitudine di fare spuntini notturni, pasti eccessivi ecc.
Terapia
Dal punto di vista terapeutico รจ molto utile la psicoterapia che puรฒ avvalersi di:
- Terapia cognitivo-comportamentale;
- Psicoterapia interpersonale;
- Terapia dialettica comportamentale.
La terapia farmacologica viene invece di solito impostata nei pazienti che
[mdspecresult id=”33″]La farmacoterapia deve essere utilizzata come terapia di prima linea nei pazienti che non hanno accesso alla psicoterapia oppure che la rifiutano. I farmaci che possono essere utili per il disturbo da alimentazione incontrollata includono:
- Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) – sertralina, fluoxetina, fluvoxamina, escitalopram, citalopram: questa categoria farmacologica dovrebbe essere la terapia di prima linea;
- Farmaci antiepilettici – zonisamide e topiramato: le limitazioni per l’utilizzo di questi farmaci sono dovute agli effetti collaterali. Il topiramato puรฒ causare sonnolenza, parestesie e compromissione cognitiva.
- Farmaci per il disturbo da deficit di attenzione e iperattivitร (ADHD) – lisdexamfetamina e atomoxetina): la lisdexamfetamina e il metilfenidato possono causare anoressia, disturbi gastrointestinali, mal di testa, insonnia, eccitazione del sistema nervoso simpatico, nonchรฉ dipendenza e potenziale uso improprio. Ricordiamo che la lisdexamfetamina รจ stata approvata dalla FDA per il trattamento del BED da moderato a grave negli adulti di etร compresa tra 18 e 55 anni.